IL LEGAME UOMO – DONNA IERI ED OGGI: CHE COSA CAMBIA?
Attualmente lo scopo del matrimonio è quello di una gratificazione sentimentale derivante da un rapporto affettivo e dal1a reciproca compagnia: Nei secoli precedenti gli uomini si sposavano per motivi dinastici, cioè prendevano moglie perché questa li aiutasse a gestire la fattoria e desse loro figli maschi ai quali trasmettere il patrimonio. Il rapporto affettivo uomo-donna […]
Attualmente lo scopo del matrimonio è quello di una gratificazione sentimentale derivante da un rapporto affettivo e dal1a reciproca compagnia: Nei secoli precedenti gli uomini si sposavano per motivi dinastici, cioè prendevano moglie perché questa li aiutasse a gestire la fattoria e desse loro figli maschi ai quali trasmettere il patrimonio. Il rapporto affettivo uomo-donna era pressoché inesistente, gli uomini consideravano gli altri uomini come i loro principali “compagni spirituali”. Le donne non immaginavano nemmeno che i loro mariti potessero “comprenderle” e vedevano nelle altre donne le loro principali alleate, il che ha costituito a sua volta 1’origine del “legame femminile”. Pertanto, in ambito familiare, in cui uomini e donne cercavano nelle persone dello stesso sesso il prevalente rapporto di alleanza spirituale, i rapporti di potere erano diseguali in modo stridente. La donna aveva il ruolo di prima domestica dei figli e della servitù”. L’uomo era sempre il padrone. Oltre a ciò, era consuetudine che il marito picchiasse la moglie. Questo suo diritto non era ben precisato dal punto di vista legale, ma, essendo egli responsabile delle azioni della moglie, tale responsabilità gli conferiva la facoltà di usare nei suoi confronti mezzi fisici di correzione e, in effetti la pratica di picchiare la moglie era pressoché generale: ne esistono testimonianze scritte lasciate da medici e da ostetriche già dal 1724. La credenza che gli uomini siano destinati a dominare le donne crea come conseguenza l’implicito o esplicito disprezzo e denigrazione di un sesso verso l’altro.
Oggi, fortunatamente, il concetto largamente diffuso del rapporto uomo-donna è di tipo paritario con una ridistribuzione tra i generi maschile e femminile di compiti domestici ed educativi, con una consistente partecipazione della donna al mondo del lavoro ed alla sfera pubblica e politica. L’evoluzione etica e spirituale del mondo occidentale e lo sviluppo sociale ed economico hanno fatto sì che a uomini e donne vengano riconosciute pari dignità e uguali possibilità di realizzare le proprie aspettative di vita. Resta il fatto che pari opportunità si realizzano più frequentemente in ambito privato e familiare, mentre permangono grosse difficoltà a rendere concrete le stesse opportunità uomo-donna nell’accesso al mondo del lavoro, nelle progressioni di carriera e nella partecipazione alla vita politica. Molto si sta facendo per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica per contrastare le forme di maltrattamento. Molto impegno, da parte di tutti, va ancora speso per raggiungere, nel nostro Paese, migliori parametri di parità uomo-donna. Occorre attivare un un’educazione alla parità, che inizi dalla scuola e che coinvolga le giovani generazioni ed i maschi, soprattutto. Il rapporto è già divenuto un legame di tipo solidaristico ed i coniugi sono già abituati a sostenersi e aiutarsi a vicenda. Il primo alleato di una donna è il suo compagno, come la fondamentale alleata di un uomo è la sua partner: il rapporto di coppia è diventato di tipo solidaristico, piuttosto che gerarchico come lo era in passato. Sarà questo legame, che cambierà il mondo: IO CON TE e non più io contro di te.
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